Punto di partenza
Belgirate
Punto di Arrivo
Lesa
Distanza percorsa andata e ritorno
1400 metri fino a Lesa, 2500 metri fino a Villa
Periodo
Tutto l’anno
Accesso stradale
Per raggiungere la località di partenza, percorrere l’autostrada A26 in
direzione “Gravellona Toce” e uscire ad Arona. Raggiunta e attraversata Arona, seguire le indicazioni per Lesa/Belgirate, in direzione Stresa.
Descrizione dell’itinerario
Si sale lo Scalone e si prende a sinistra percorrendo tutta la Via
Elena Conelli, alla fine si passa, a destra, sotto il ponte della ferrovia, subito dopo il quale si gira a sinistra sulla Via per Lesa. Si costeggia la ferrovia fino alla fine della strada
carrabile e si prende il sentiero pedonale. Subito si incontra sulla sinistra la scalinata che porta alla sottostante Strada Regina. Si prosegue in località Varim con il sentiero che passa sotto
la densa copertura di un boschetto di abeti; la strada fa una doppia curva e si apre sul panorama del lago. Al Rio Valòn si incrocia una strada che scende a sinistra (di fianco alla cabina
elettrica) verso la Strada Regina (i percorsi sulle due sponde del rio confluiscono dopo poche decine di metri); la strada sulla destra diventa impercorribile dopo poco. Si continua diritto fino
ad arrivare dietro l’abitato di Lesa: qui si può scendere.
Informazioni turistiche
Ufficio Turistico di Belgirate: Via Mazzini 12, 28832
Belgirate
Tel. 339 4635252 - belgirate@distrettolaghi.it
Ufficio Turistico di Lesa: Via Vittorio Veneto 21, 28040 Lesa
Tel. 0332 772078 - lesa@distrettolaghi.it
Punto di partenza
Belgirate
Punto di Arrivo
Lesa (e ritorno a Belgirate)
Periodo
Tutto l’anno
Accesso stradale
Per raggiungere la località di partenza,
percorrere l’autostrada A26 in direzione “Gravellona Toce” e uscire ad Arona. Raggiunta e attraversata Arona, seguire le indicazioni per Lesa/Belgirate, in direzione Stresa.
Descrizione dell’itinerario
In cima allo Scalone si gira a
sinistra sulla Via Elena Conelli. Alla sua fine, si attraversa la strada carrozzabile prendendo a sinistra sul percorso pedonale rialzato. Si passa davanti all’Oratorio detto di S. Defendente
lasciando sulla destra la vecchia strada dei Varim (ora interrotta e abbandonata). Alla fine della curva si prende a destra per Via Ignazio da Ispra (Strada Regina) e si prosegue facendo un
doppio angolo a gomito dietro la Villa Conelli. Si costeggia il muro del giardino all’italiana sul quale si ergevano fino a qualche anno addietro delle belle statue, e si prosegue in piano. Si
passa sotto un edificio moderno (sulla sinistra si possono vedere i resti di un antico cascinotto affrescato a scaglie) e si attraversa il Rio Valdera a pochi metri dal quale si trova, sulla
destra, la pietra di confine fra i comuni di Belgirate e Lesa. Si prosegue in leggera salita. Sulla destra parte la scalinata che collega con la Strada dei Varim passando sotto alla
ferrovia. Da questo punto il cammino è diritto e offre vedute sul lago e sull’abitato di Lesa. Più avanti si incontra sulla destra una scalinata che costeggia il Rio Valòn e che porta alla Strada
dei Varim; sulla sinistra si possono vedere un ponte ed un cancello (decorato da leoni) che costituivano l’ingresso del vecchio giardino di Villa Stampa. Si arriva dietro a questo grandioso
edificio (XVIII secolo), dove soggiornava Alessandro Manzoni; si passa davanti all’ingresso del piccolo Museo Manzoniano (aperto d’estate) e si entra quasi direttamente nel centro storico di
Lesa. Subito dopo l’edificio del Museo si possono ammirare sulla casa di sinistra i resti di un affresco di un unicorno, simbolo della famiglia Borromeo.
Informazioni turistiche
Ufficio Turistico di Belgirate: Via Mazzini 12, 28832
Belgirate
Tel. 339 4635252 - belgirate@distrettolaghi.it
Ufficio Turistico di Lesa: Via Vittorio Veneto 21, 28040 Lesa
Tel. 0332 772078 - lesa@distrettolaghi.it
Percorsi Difficoltà: esperti; Lunghezza percorso Km. 22;
Dislivello in metri 1400.00; Durata percorsi oltre 10 ore.
Località dell’escursione
Val Grande (VB)
Punto di partenza
Fondo Li Gabbi m. 1256 s.l.m.
Punto di Arrivo
Colloro (Premosello Chiovenda) m.530 s.l.m.
Difficoltà
Difficile. Escursione da percorrere in due giorni. Necessità di bivaccare per una
notte
Periodo
Primavera, estate, autunno. Gita praticabile solo con
l’accompagnamento di una guida qualificata.
Accesso stradale
Da Domodossola seguite la strada statale della Valle Vigezzo per circa 20 Km
raggiungendo Malesco. Proseguite in direzione di Finero. Trecento metri dopo la piazza della chiesa, svoltate a destra sulla strada che vi porta in Val Loana. La percorrete per circa 5 Km sino al
termine di Fondi Li Gabbi, dove potete lasciare l’auto in un ampio parcheggio.
Descrizione dell’itinerario
Da Fondi li Ghebighebi in Val Loana, si sale alle belle baite
all’alpe Scaredi m.184 s.l.m., che è la “porta orientale” della Val Grande. Da qui, dopo una rigenerante sosta, si incomincia a scendere lungamente la Val Portaiola per raggiungere In La Piana,
nel cuore dell’Alta Val Grande. Qui In la Piana, avviene il bivacco notturno. Si attraversa il prato dell’alpeggio e si aggirano nella faggeta le pendici del Mottac per addentrarci nella Val
Gabbio, dove per faticosa salita si arriva prima alla la Colletta m.1275 s.l.m., quindi l’Alpe Serena e infine alla Colma di Premosello m.1728 s.l.m., la “porta occidentale” della Val Grande. Una
ripida discesa senza respiro ci porta agli alpeggi dell’alpe La Motta e all’alpe La Piana e finalmente a Lut. Da Lut seguiamo la strada rurale fino a Colloro.
Informazioni turistiche
Parco Nazionale della Val Grande
Tel. 0324 87450 - info@parcovalgrande.it - www.parcovalgrande.it
Ufficio Turistico di Malesco: Via Ospedale 1 - 28854 Malesco
Tel. 0324 929901 - malesco@distrettolaghi.it
Noleggio attrezzatura: www.montagnamente.it - 320 2215962
Località dell’escursione
Mercurago
Periodo
Primavera e estate
Accesso stradale
All’uscita di Arona dell’autostrada A26, seguire le indicazioni per la città.
Dopo aver attraversato Oleggio Castello, si entra a Mercurago: a questo punto si trovano i cartelli segnaletici del parco. Si può accedere anche da Dormelletto ma nei giorni festivi il traffico è
interdetto ai non residenti dalle 15.00 alle 19.00.
Descrizione dell’itinerario
Partiamo dalla casa degli alpini posta in “ Strà di Lagon ” dopo il
campo sportivo Martini. Una salita di 300mt circa porta all’interno del Parco. Entrati nei lagoni, si vede a destra il Lagone principale. La parte iniziale del percorso parte dal campo sportivo
Marini in direzione centro paese. Dopo 400mt si svolta a destra, si imbocca la salita che porta all’interno del parco, si percorre per circa 2,5 km la strada sterrata passando attraverso gli
allevamenti di cavalli purosangue. Si arriva nel punto indicato all’inizio, che è il Lagone principale. Si svolta a sinistra e si prosegue diritti fino ad arrivare alla pineta. I percorsi interni
alla pineta porteranno fino al 9 km e quindi in prossimità della Cascina Bossi. Seguendo i cartelli fissi che indicano il circuito MTB si attraverseranno ancora gli allevamenti di Cavalli
purosangue e i siti archeologici. Lungo il percorso si troveranno le indicazioni che portano Al Sente dik Busc che porta ad Oleggio castello (km 12) oppure seguendo le indicazioni Stra d’la
buscarola si arriverà a Comignago. Proseguiamo seguendo i cartelli che indicano il sentiero n° 4 posizionati dall’Ente Parco del Lago Maggiore, si farà ritorno alla strà di Lagon che fara
capolinea proprio davanti alla casa degli alpini. Li è possibile fare un piccolo ristoro al circolo interno della sede degli alpini. Si può usufruire del Centro sportivo comunale Dario Andrini
(via Federico Tesio - 28040 Dormelletto - NO) contattando la società podistica Arona www.podisticaarona.it
Note
In giugno si svolge la “Gara della Mezza dei Lagoni”, corsa sulla distanza di 21 km che include anche un percorso di 11 e 4 km.
Informazioni turistiche
Parco Naturale dei Lagoni - Frazione Mercurago - 28041 Arona
Tel. 0322 240239 - info@parchilagomaggiore.it - www.parchilagomaggiore.it
Ufficio Turistico di Arona - Piazzale Duca d’Aosta - 28041 Arona
Tel. 0322 243601 - arona@distrettolaghi.it
Punto di partenza
Arona
Punto di Arrivo
San Carlo
Periodo
Tutto l’anno
Accesso stradale
Per raggiungere la località di partenza, percorrere l’autostrada A26 in
direzione “Gravellona Toce” e uscire a Arona. L’uscita si trova a Oleggio Castello dunque occorre attraversare la località, la quale dista circa 5 km da Arona.
Descrizione dell’itinerario
Passeggiata molto panoramica, localizzata in posizione sopraelevata
rispetto alla città di Arona, con vista mozzafiato. Partenza dal Colosso di San Carlo, soprannominato familiarmente statua del San Carlone. è una statua di dimensioni enormi (31,88 mt totali) di
rame e granito. L’opera fu conclusa nel 1698 e il 19 maggio dello stesso anno il cardinale Federico Caccia, arcivescovo di Milano, diede la solenne benedizione al monumento dedicato a San Carlo
Borromeo (nato proprio ad Arona nel 1538) ed eletto arcivescovo di Milano nel 1565. La statua è aperta al pubblico, che può salire tramite una scala dapprima a chiocciola
e poi a pioli, arrivando all’interno della testa di San Carlo. A pochi metri troviamo il Santuario di San Carlo, grandioso e sobrio edificio in stile barocco che risale al XVII secolo, progettato
dall’architetto Francesco Richini. Al suo interno (dietro l’altare) è stata collocata la ricostruzione della originale camera di San Carlo, ottenuta radunando gli arredi che si erano salvati
dalla distruzione napoleonica della vicina Rocca Borromea. Ai lati dell’altare, in apposite teche lignee scolpite, sono conservate le reliquie del Santo. Di fronte alla chiesa invece è situato il
“Seminario di San Carlo” oggi trasformato in istituto scolastico. Ultimato nel 1640, venne largamente ampliato nel XX secolo. Proseguendo la passeggiata, percorrendo tutta la via Partigiani, per
circa 1 km e via alla Rocca, si raggiunge appunto la Rocca di Arona. Gemella della Rocca Borromea di Angera (situata e ben visibile nella sponda opposta del lago), la Rocca di Arona è stata uno
dei principali punti di controllo strategici del Lago Maggiore in epoca antica (venne fondata in un periodo poco precedente all’anno 1000). Nei secoli passò tra proprietà vescovili e dai Visconti
ai Borromeo ma la storia della Rocca si chiude nel 1800 quando l’esercito Napoleonico ricevette l’ordine di distruggere alcune fortificazioni occupate dagli Austriaci. Da quel momento della Rocca
di Arona rimangono solo alcuni resti. Chiusa al pubblico dal 2002, la Rocca riaprirà a turisti e visitatori nell’estate 2011, a seguito di lavori di ristrutturazione dell’area.
Informazioni turistiche
Statua di San Carlo Borromeo: Località San Carlo - 28041
Arona
Tel. 0322 249669 - www.ambrosiana.it/ita/colosso.asp
Ufficio Turistico di Arona: Piazzale Duca d’Aosta - 28041 Arona
Tel. 0322 243601 - arona@distrettolaghi.it
Percorsi difficoltà : turistico; lunghezza percorso km 1.50
Durata percorsi da 1 a 3 ore
Località dell’escursione
Ghiffa. Itinerario che si snoda all’interno della Riserva Naturale del
Sacro Monte
Periodo
Marzo-novembre
Accesso stradale
Per raggiungere la località di partenza, percorrere l’autostrada A26 in
direzione Gravellona Toce e uscire a Verbania. Seguire le indicazioni per Verbania/Locarno (Svizzera). Superato l’abitato di Intra, frazione di Verbania, proseguire sulla strada statale 34 fino a
Ghiffa. Seguire le indicazioni per il Sacro Monte.
Descrizione dell’itinerario
Sentiero per disabili (con carrozzella e per ipovedenti) realizzato
dal Comune di Ghiffa, che oltre il circuito di visita dei monumenti, si sviluppa lungo la comoda strada forestale verso Cà del Bosco. Il Sacro Monte della Santissima Trinità di Ghiffa sorge su
uno spettacolare terrazzo panoramico di circa 200 ettari di bosco che si affaccia sul Lago Maggiore con il suo complesso monumentale barocco. Sulle pendici del Monte Cargiago, si sviluppano circa
200 ettari di Riserva Naturale, percorse da numerosi sentieri fiancheggiati da muretti in pietra a secco e da caratteristiche cappellette votive. Si parte dal posteggio di fronte all’entrata del
Parco, imboccando il “nastro “ che porta alla strada forestale con fondo in cemento che si sviluppa verso Ca’ del Bosco; nel ritorno si può visitare il complesso monumentale, sorto agli inizi del
XVII secolo come ampliamento di un antico oratorio tardo romanico, con un progetto che non giunse mai a completamento, concretizzandosi in sole tre cappelle. All’interno del complesso, che ha
come tema dominante il mistero della SS.Trinità, furono aggiunti il porticato della Via Crucis e la cappella della Vergine Addolorata, con proposizione del tradizionale tema settecentesco della
Passione del Cristo.
Note
Fondo percorso: cementato con staccionata in legno
Informazioni turistiche
Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte della SS. Trinità di
Ghiffa
Via SS. Trinità 48 - 28823 Ghiffa - Tel. 0323 59870
sacromonte_ghiffa@libero.it - www.sacromonteghiffa.it
Museo dell’Arte del Cappello: Corso Belvedere 279 - 28823 Ghiffa
Tel. 0323 59209 / 845379 - museocappelloghiffa@libero.it - www.museodellartedelcappello.it
Ufficio Turistico di Verbania: Corso Zanitello 6/8 - 28922 Verbania Pallanza
Tel. 0323 503249 / 556669 - verbania@distrettolaghi.it
Pro Loco di Verbania - Viale delle Magnolie 1 - 28922 Verbania Pallanza
Tel. 0323 557676 - prolocoverbania@distrettolaghi.it